Telefono della Solidarietà

Il progetto ebbe inizio nel 1991 per una riscontrata necessità di assistenza agli anziani nelle loro necessità primarie (compagnia, sostegno morale e sanitario). Si svolgeva e tuttora si svolge telefonicamente, con la differenza che, col passare degli anni, i responsabili ecclesiastici hanno ritenuto più corretto affidare alle parrocchie tale servizio, al punto che oggi gli anziani seguiti sono, tra uomini e donne, solo 7; altre 3 persone sono state seguite con periodiche visite a domicilio; una di queste a settembre è deceduta. Inoltre nel frattempo sono state istituite le assistenti sociali di quartiere e potenziati i servizi offerti dalla Caritas: pasti a domicilio, indumenti necessari, medici di base: quindi questo tipo di esigenza trova una multiforme risposta sia dalle istituzioni civili che dalla comunità cristiana., con le quali il nostro servizio si pone in costante colloquio e rapporto.

In Caritas operano 2 volontari; uno di questi si occupa dei più disagiati, in quanto privi della parola e della vista.

Delle 7 persone assistite nel 2013 la maggioranza sono donne e tutti sono di età superiore ai 75 anni.

Considerando l’età delle persone da noi seguite (spesso ultra ottantenni) è difficile impostare una conversazione sulla formazione e l’annuncio della parola, poiché l’anziano vede come obiettivo più le proprie necessità materiali che altro, per cui è solo tramite la nostra solidarietà ed aiuto che può riscoprire i valori della fede e fare l’esperienza dell’amore di Dio.

In questo senso le nostre telefonate mirano ad accertarsi di quali siano le esigenze spirituali o materiali dell’anziano e segnalarle alle istituzioni che più puntualmente possano soddisfarle.

I familiari dei “nonni” sono a conoscenza del nostro servizio e guardano con favore la nostra attività così come le assistenti sociali giudicano positivamente quello che facciamo.