Fondazione EnAIP

La tabella qui sotto riassume in sintesi i corsi, che la Fondazione EnAIP ha programmato nell’anno formativo 2014-2015.

Tutti i nostri corsi sono autorizzati e finanziati dalla Provincia e dalla Regione che vogliamo pubblicamente ringraziare per la loro capacità di programmazione sul territorio.

Confrontando questi dati con il precedente anno formativo si possono formulare le seguenti considerazioni: il numero dei pre-iscritti è diminuito del 10% in quanto sono diminuiti i corsi programmati, per la stessa ragione le femmine sono diminuite del 15%, i maschi del 10%. Gli extracomunitari presenti sono invece aumentati del 15%,

Tutti gli iscritti ai corsi sono disoccupati tranne quelli dei progetti POI e I Care, che sono rivolti ad allievi frequentanti e scuole superiori di secondo grado.

In seguito alla vittoria di un recente bando regionale, la Fondazione En.A.I.P. è capofila di un progetto regionale di orientamento, attualmente in fase di avvio, che coinvolgerà 1.100 cittadini extracomunitari disoccupati su tutto il territorio regionale.

Tutti i percorsi formativi che proponiamo nascono da un’attenta analisi degli sbocchi occupazionali che offrono, a partire dalla progettazione.

Nonostante la crisi i partecipanti che conseguono una qualifica al termine del percorso formativo trovano il lavoro (nelle diverse forma contrattuali oggi esistenti) in circa il 70% dei casi.

Le cause per cui i nostri giovani qualificati non trovano lavoro sono tante: vi sono a volte situazioni di scarsa motivazione e di forte disagio sociale.

Titolo Anno di svolgimento Allievi iscritti Allievi ammessi al corso Iscritti maschi Iscritti femmine Allievi immigrati Settore lavorativo Profilo professionale Destinatari
Percorsi Guidati:Integrazione al lavoro di persone con Disabilità 2014-15 20 12 5 7 1 Artigianato Artigianato Disabili
P.O.I. (PROGETTO OBIETTIVO INTEGRAZIONE) 2014/15 Scuola e formazione: un progetto di vita 2014-15 50 50 33 17 9 Artigianato Artigianato Disabili
I CARE: Imparare, Comunicare, Agire in una rete Educativa e formativa 2014-15 27 27 18 9 2 Vari Vari Disabili
PRONTI A VIRARE – Esperienze Formative per l’Integrazione Sociale e Lavorativa di Persone Disabili 2014-15 270 270 165 105 1 Vari Vari Disabili
TECNICO SUPERIORE PER LA PROGETTAZIONE E LO SVILUPPO DI APPLICAZIONI INFORMATICHE CON CONOSCENZE DI ROBOTICA 2014-15 110 di cui 10 extracomunitari 25 24 1 0 Applicazioni informatiche Tecnico per le applicazioni informatiche con conoscenza di robotica Diplomati/disoccupati
OPERATORE DEL’AUTORIPARAZIONE IeFP 2013/2015 2014-15 22 22 22 11 Autoriparatore Autoriparatore Giovani in obbligo formativo
OPERATORE GRAFICO IeFP 2013/2015 2014-15 30 30 16 14 8 Grafico Grafico Giovani in obbligo formativo
INSTALLAZIONE COMPONENTI E IMPIANTI ELETTRICI E TERMOIDRAULICI IeFP 2013/2015 2014-15 33 28 28 19 Elettrico Elettrico Giovani in obbligo formativo
INSTALLAZIONE COMPONENTI E IMPIANTI ELETTRICI E TERMOIDRAULICI IeFP 2013/2016 2014-15 29 28 28 13 Termoidraulica Termoidraulica Giovani in obbligo formativo
PROGETTAZIONE E PRODUZIONE ELETTROMECCANICA IeFP 2013/2015 2014-15 30 22 22 18 Meccanico Meccanico Giovani in obbligo formativo
PROGETTAZIONE E PRODUZIONE ELETTROMECCANICA IeFP 2013/2016 2014-15 23 21 21 11 Elettronico Elettronico Giovani in obbligo formativo
OPERATORE DELL’AUTORIPARAZIONE IeFP 2014/2016 2014-15 25 25 25 15 Autoriparatore Autoriparatore Giovani in obbligo formativo
OPERATORE GRAFICO IeFP 2014/2016 2014-15 29 29 21 8 6 Grafico Grafico Giovani in obbligo formativo
INSTALLAZIONE COMPONENTI E IMPIANTI ELETTRICI E TERMOIDRAULICI IeFP 2014/2016 2014-15 28 28 28 20 Elettrico Elettrico Giovani in obbligo formativo
INSTALLAZIONE COMPONENTI E IMPIANTI ELETTRICI E TERMOIDRAULICI IeFP 2014/2016 2014-15 25 25 25 15 Termoidraulica Termoidraulica Giovani in obbligo formativo
PROGETTAZIONE E PRODUZIONE ELETTROMECCANICA IeFP 2014/2016 2014-15 27 27 27 19 Meccanico Meccanico Giovani in obbligo formativo
PROGETTAZIONE E PRODUZIONE ELETTROMECCANICA IeFP 2014/2016 2014-15 31 31 31 15 Elettronico Elettronico Giovani in obbligo formativo
Totali 809 700 539 161 183

I dati presentati non sono solo numeri, ma storie, volti, bisogni, povertà, ma anche speranza e voglia di rimuovere le scorie della miseria umana. Insomma la ricerca di una via di fuga dalla loro situazione di disagio. Da alcuni anni stiamo assistendo, senza la giusta forza per reagire, ad un impoverimento progressivo del Paese. Noi lo incontriamo ogni giorno nel nostro esercizio quotidiano: ha il volto del giovane senza futuro, del disabile, della famiglia numerosa monoreddito, della donna che paga il prezzo più alto della precarietà, del numero crescente di nuovi poveri senza fissa dimora, dell’immigrato costretto a rintanarsi negli interstizi più fatiscenti della città, del cassaintegrato con poche probabilità di rientrare nel circuito lavorativo.

C’è oggi una rincorsa a dichiararsi liberali e liberisti, ma ogni liberismo democratico ha bisogno di meccanismi pensati di solidarietà, altrimenti il principio di libertà diventa alienante ed ingiusto, producendo una società malata e violenta. È giusta la critica allo statalismo burocratico, all’assistenzialismo clientelare, è sbagliato, profondamente sbagliato, proporre in alternativa un ritiro graduale dell’intervento pubblico dalla sanità, dalla previdenza, dai servizi sociali, dal sistema formativo. Il sogno di un mercato senza solidarietà può diventare per molti un incubo. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare nonostante tutto ancora vera formazione, intesa come processo che, con logica integrata, “sa dare forma”, cercare altri e nuovi contenuti, fare si che le competenze di un soggetto entrino in relazione con il mondo che gli è circostante. Siamo però consapevoli che tutto questo non basta per ridare dignità e priorità al lavoro se non avviene quanto papa Francesco sta in tutte le occasioni dicendo “togliere centralità alla legge del profitto e della rendita e ricollocare al centro la persona e il bene comune” ancora papa Francesco “Ma in un mondo in cui due generazioni di giovani non hanno lavoro, questo mondo non ha futuro, perché loro non hanno dignità e questa è la nostra sofferenza, questa è la preghiera, Lavoro, lavoro, lavoro….. si scartano i nonni e si scartano i giovani, e noi dobbiamo dire no a questa cultura dello scarto, dobbiamo dire che vogliamo un sistema giusto che ci faccia andare avanti tutti, dobbiamo dire che non vogliamo questo sistema economico globalizzato che ci fa tanto male, al centro deve esserci l’uomo e la donna come Dio vuole, non il denaro”.

La cultura del lavoro, al contrario di quella dell’assistenzialismo, implica educazione al lavoro fin da giovani, accompagnamento al lavoro, dignità per ogni attività lavorativa, condivisione del lavoro, eliminazione del lavoro nero. In questi momenti cupi e disperati, tutta la società, in tutte le sue componenti, deve fare ogni sforzo possibile perché il lavoro sia preoccupazione centrale.