Fondo per il lavoro

Introduzione

Il Fondo per il lavoro nasce nel mese di ottobre 2013 come iniziativa diocesana, con lo scopo di creare occasioni di occupazione a favore di persone disoccupate e/o inoccupate, che versano in condizione di grave disagio economico.

Il progetto vede la collaborazione di numerosi soggetti tra cui: Diocesi, Caritas Diocesana, Camera di Commercio, Centro per l’Impiego, Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere, Acli, Associazioni di categoria (in primis CNA), Istituti di Credito ecc. ed opera grazie alla determinante collaborazione delle Caritas Parrocchiali presenti nella Diocesi di Rimini.

Nella prima fase del progetto si è mirato a realizzare la pubblicizzazione della iniziativa ed a creare una adeguata disponibilità economica col lancio di una raccolta fondi, che ha visti coinvolti la Caritas Diocesana e la Caritas Nazionale, grazie all’interessamento della Diocesi (per 100.000 euro), le parrocchie, le associazioni di volontariato, le aziende, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, le banche ed i singoli cittadini.

La disponibilità di risorse economiche da parte del Fondo è un elemento imprescindibile per l’ attività dello stesso, in considerazione del fatto che per raggiungere lo scopo di inserire al lavoro persone in situazione di grave disagio economico, il Fondo concede alle imprese che decidono di collaborare con esso, incentivi pari al 30% del costo effettivo del lavoratore, per la durata massima di mesi 12 e con esborsi che possono anche raggiungere l’ importo massimo di euro 8.000 per dipendente assunto.

Successivamente è iniziata la fase di raccolta delle domande, attraverso i Centri di Ascolto Caritas delle parrocchie. Da qualche mese poi anche il Patronato ACLI di Rimini si è attivato per operare come sportello di raccolta delle candidature al Fondo, dedicando un proprio dipendente a tale tipo di attività.

Tutte le domande raccolte vengono sottoposte alla valutazione del Comitato Tecnico, composto da 13 membri quasi tutti esterni rispetto al mondo Caritas (per avere la garanzia della massima imparzialità delle valutazioni), che sono espressione del mondo delle professioni, delle realtà imprenditoriali ed associative del territorio, delle istituzioni, del volontariato e del mondo universitario. In sede di esame delle singole candidature il Comitato provvede ad assegnare un punteggio, che tiene conto della situazione economica del richiedente (peso massimo 65%) e delle esperienze lavorative e formative da lui maturate (peso massimo 35%), con la finalità di creare una graduatoria dei candidati da segnalare alle imprese.

Esaminiamo ora i risultati raggiunti alla data del 31/12/2014 nei vari comparti di attività del Fondo:

Somme raccolte complessivamente € 327.000
Somme erogate alle imprese a fronte dei contratti stipulati € 72.000
Somme accantonate per impegni a scadere dopo il 31/12/14 € 75.000
Inserimenti lavorativi realizzati presso le aziende convenzionate 35
Imprese che hanno collaborato col Fondo aderendo alla convenzione 23
Numero di candidature pervenute e valutate positivamente 318

Per conseguire tali risultati sono state poste in essere varie attività di comunicazione/sensibilizzazione, col duplice scopo di divulgare alle persone in difficoltà economica la possibilità di presentare la domanda di candidatura e di segnalare alle imprese i vantaggi economici ottenibili collaborando col Fondo.

Per coinvolgere la società civile sono stati organizzati vari eventi con diverse realtà del territorio sotto forma di:

  • incontri con cooperative sociali, consorzi, enti territoriali (Unione dei Comuni Valmarecchia, Provincia di Rimini), associazioni di categoria, ordine dei consulenti del lavoro, dei commercialisti, imprenditori privati, visite presso aziende e studi professionali ecc.;
  • partecipazione alla trasmissione di una tv locale dedicata alla presentazione del Fondo e rilascio di varie interviste sulle attività svolte;
  • pubblicazione di articoli sui quotidiani locali ed invio di numerosi comunicati a varie testate.

Per il coinvolgimento della comunità ecclesiale abbiamo posto in essere diverse iniziative fra le quali:

  • incontri di presentazione del progetto alle Caritas parrocchiali della Diocesi di Rimini;
  • riunioni con movimenti ed associazioni cattoliche (Agesci, Azione Cattolica, Gruppo industriali cattolici);
  • partecipazione ad iniziative organizzate dalle parrocchie, finalizzate alla diffusione della conoscenza del progetto;
  • incontri con associazioni di matrice cattolica operanti nel mondo del lavoro (Compagnia delle Opere, Centro di Solidarietà, Acli);
  • presentazione di relazioni sulla attività del fondo, in occasione di alcuni convegni/incontri organizzati dalla Diocesi.

Alcune considerazioni sulle caratteristiche delle persone che hanno presentato domanda al Fondo per il lavoro

Il Fondo per il Lavoro ha fatto emergere nuove situazioni di povertà, rispetto a quelle già conosciute dalla Caritas. L’ opportunità di trovare un posto di lavoro è stata infatti per molti l’ occasione per venire allo scoperto, tanto che il 73% di coloro che hanno fatto domanda al Fondo per il Lavoro, non si era mai rivolto in precedenza ad una struttura Caritas.

Centri di ascolto di provenienza delle domande n
Patronato Acli Rimini 94
Caritas San Giuliano Martire 17
Caritas Interparr. Savignano S/R 17
Caritas Coriano 13
Caritas Diocesana 13
Caritas Villa Verucchio 13
Caritas Parr. Bellaria 10
Caritas San Giovanni Battista 10
Caritas Colonnella 9
Caritas Morciano 9
Caritas San Gaudenzo 9
Caritas Bellariva-Rivazzurra 8
Car. Parr. S. Martino Riccione 8
Caritas Interparr. Di Riccione 8
Caritas Trarivi e Montescudo 8
Caritas Regina Pacis 8
Caritas S. Agostino 8
Caritas Parr. Del Crocifisso 7
Caritas Salesiani 5
Caritas Spadarolo E Vergiano 5
Caritas Cattolica 4
Caritas Fontanelle Riccione 4
Caritas Miramare 4
Caritas Santarcangelo 4
Caritas Viserba Mare 4
Caritas San Vito 2
Caritas Riconciliazione 2
Casa Di Sant’Anna 2
Fondazione San Giuseppe 2
Caritas Cristo Re 1
Caritas San Giovanni In Mar. 1
Caritas San Raffaele 1
Caritas Torre Pedrera 1
Centro E.N.A.I.P. Rimini 1
Parrocchia S. Martino Dei Mul. 1
(Non Specificato) 5
Totale 318

Per poter presentare domanda al Fondo per il Lavoro è necessario essere residenti in uno dei comuni della Diocesi da almeno un anno e per attivare la richiesta occorre rivolgersi alla Caritas parrocchiale di residenza, o al Patronato Acli provinciale di Rimini.

Grazie alla collaborazione del Patronato Acli, abbiamo avuto la possibilità di intercettare persone in difficoltà economica che mai hanno avuto contatti in precedenza con le strutture Caritas (su 94 candidati solo 18 erano già da noi conosciuti).

Come si evince dalla tabella a lato riportata, la maggior parte delle domande è stata raccolta dalle Caritas parrocchiali, in particolare dalle Caritas di San Giuliano, di Savignano, di Coriano e di Villa Verucchio.

Il ruolo delle Caritas parrocchiali è fondamentale non solo per la compilazione delle candidature al fondo, ma anche per l’ attività di supporto da esse svolta, tramite i Centri di Ascolto, a favore di queste persone in grave disagio economico. Coloro che si candidano, infatti, vengono “presi in carico” dalla caritas di appartenenza, con la finalità di monitorare l’ evoluzione delle loro rispettive situazioni economiche.

Dall’analisi dei dati raccolti sui candidati al Fondo si evidenziano alcune difformità rispetto ai tradizionali “utenti” Caritas.

Infatti, se fra questi ultimi vi è una preponderanza di cittadini stranieri (anche se negli ultimi anni si è via via incrementata la percentuale degli italiani), tra i candidati al Fondo per il Lavoro la maggioranza dei richiedenti è di origine italiana. Se fra i censiti presso la Caritas diocesana oltre il 40% è senza dimora, fra i richiedenti del Fondo per il Lavoro oltre il 20% ha addirittura casa in proprietà.

Persone che hanno presentato la domanda per Sesso

Sesso n %
Femminile 101 31.8
Maschile 217 68.2
Totale 318 100.0

Sono 318 le persone che hanno presentato domanda al Fondo per il Lavoro e la maggior parte di queste è stata inoltrata da uomini che hanno un età compresa tra i 45 ed i 54 anni, mentre le donne hanno in prevalenza una età compresa nella fascia 35 /44 anni.

Persone che hanno presentato la domanda per Cittadinanza

Cittadinanza n %
Cittadinanza Italiana 214 67.3
Cittadinanza Non Italiana 103 32.4
Apolide 1 0.3
Totale 318 100.0

Il 67,3% dei candidati al Fondo sono italiani (148 uomini e 66 donne) e di questi solo 79 sono originari della provincia.

Il 74% degli italiani è inserito in un nucleo familiare.

Persone che hanno presentato la domanda per Nazionalità

Nazione n %
Marocco 21 20,2%
Albania 18 17.3
Romania 15 14.4
Tunisia 10 9.6
Ucraina 8 7.7
Senegal 5 4.8
Macedonia 3 2.9
Moldavia 3 2.9
Bulgaria 2 1.9
Colombia 2 1.9
Peru’ 2 1.9
Altro 15 14.4
Totale 104 100.0

Complessivamente gli stranieri richiedenti lavoro sono 104, provenienti da 25 nazioni diverse ed uno è apolide.

Fra gli stranieri globalmente considerati le nazionalità prevalenti sono quella marocchina, albanese, rumena e tunisina.

Se tra gli uomini vi è una maggioranza di cittadini marocchini, albanesi e tunisini, fra le donne invece le nazionalità prevalenti sono quella ucraina e rumena.

L’86% degli stranieri è inserito in un gruppo familiare.

Persone che hanno presentato la domanda per Classe d’età

Classe d’età n %
15 – 18 anni 1 0.3
19 – 24 anni 16 5.0
25 – 34 anni 44 13.8
35 – 44 anni 96 30.2
45 – 54 anni 116 36.5
55 – 64 anni 41 12.9
65 – 74 anni 4 1.3
Totale 318 100.0

Valutando in base alla fascia di età le caratteristiche dei candidati al Fondo per il lavoro, si nota che il numero più corposo di richieste ci è pervenuto da persone inserite nel gruppo 45 / 54 anni (36,5%), mentre è molto più esiguo il numero dei giovani (dai 15 ai 34 anni rappresentano meno del 20% del totale).

Persone che hanno presentato la domanda per Livello di istruzione

Livello di istruzione n %
Diploma professionale 119 37.4
Licenza media inferiore 116 36.5
Licenza media superiore 21 6.6
Laurea 20 6.3
Licenza elementare 16 5.0
Diploma universitario 14 4.4
(Non specificato) 7 2.2
Nessun titolo 5 1.6
Totale 318 100.0

Dai dati relativi all’istruzione emerge che coloro che hanno un titolo di studio professionale (37,4%), non riescono a trovare un lavoro al pari di coloro che possiedono un diploma di semplice licenza media (36,5%). Questo fenomeno trova conferma nel fatto che a seguito della chiusura, causa crisi, di molte aziende, anche lavoratori, qualificati che prima riuscivano a reinserirsi con una certa facilità, ora si trovano privi di sbocchi lavorativi.

Persone che hanno presentato la domanda per Situazione abitativa

Situazione abitativa n %
Casa in proprieta’ 75 23.6
Alloggio legato al servizio prestato 2 0.6
Ospite di amici/conoscenti/parenti 23 7.2
Casa in affitto da privato 135 42.5
Casa in affitto da ente pubbl. 52 16.4
Domicilio di fortuna 1 0.3
Roulotte 2 0.6
Casa in comodato 20 6.3
Dorme in macchina 3 0.9
Privo di abitazione 1 0.3
Altro 2 0.6
(Non specificato) 2 0.6
Totale 318 100.0

Il 23,6% di coloro che hanno fatto domanda possiede una casa in proprietà, ma molti di questi si trovano a dovere sostenere il pagamento delle rate di un mutuo (il che si somma alla mancanza di una fonte di reddito e va a rendere ancora più complicata la situazione economica della famiglia). Su 75 famiglie proprietarie di casa 5 sono straniere (si tratta di famiglie in Italia già da molti anni, che avevano progettato di stabilirsi in via definitiva nelle nostre zone).

Il 42% abita in case prese in affitto da privato ed il 16% da ente pubblico. Per alcuni affittuari abbiamo verificato la presenza di situazioni che evidenziano problemi di arretrato, anche grave, nel pagamento delle pigioni.

Tra coloro che hanno fatto domanda al Fondo ci sono 43 persone che vivono come ospiti presso amici o in immobili concessi con contratti di comodato. Entrambe le soluzioni sopra indicate hanno l’ evidente carattere della provvisorietà, dovute alla mancanza di un reddito che consenta di stabilizzare la condizione abitativa in modo più adeguato.

Tra i richiedenti ci sono anche tre persone che dormono in automobile, due sono coniugati ed un altro è un signore che presenta condizione di invalidità. C’è poi il caso di una persona che è rimasta completamente prive di dimora: trattasi di un uomo separato che ha dovuto lasciare l’ immobile alla ex-moglie, anche se presenta gravi problemi di salute.

Persone che hanno presentato la domanda per Stato civile

Stato civile n %
Celibe o nubile 100 31.4
Coniugato/a 155 48.7
Separato/a legalmente 37 11.6
Divorziato/a 23 7.2
Vedovo/a 2 0.6
(Non specificato) 1 0.3
Totale 318 100.0

Per quanto attiene la condizione riguardante lo stato civile, si rileva che 155 candidati al Fondo per il Lavoro sono coniugati ( 49%) e di questi 115 sono uomini e 40 sono donne.

Tra i coniugati: 137 vivono in famiglia ed in 100 casi hanno a carico anche figli conviventi. Altri 11 invece non convivono con il coniuge.

Tra i non coniugati 21 convivono con il partner ( in 16 casi hanno figli conviventi), mentre 45 vivono in famiglia.

Le situazioni familiari di coloro che hanno fatto domanda al Fondo per il lavoro sono molto variegate ed articolate:

  • 138 famiglie sono prive di qualsiasi reddito e 82 sono famiglie monoreddito;
  • 147 famiglie hanno minori a carico;
  • 32 hanno figli disoccupati a carico;
  • 36 convivono con anziani bisognosi di cure;
  • 35 sono famiglie numerose con 3 o più figli;
  • 13 sono padri separati che devono corrispondere l’ assegno di mantenimento alla propria famiglia;
  • in 37 famiglie sono presenti disabili (fisici o psichici)
  • in 2 famiglie uno dei familiari è in carcerato ed in altre 2 famiglie si rileva la presenza di persone che soffrono problemi di dipendenza.

Esperienze professionali suddivise per settori di attività

Settore di attività n %
turistico e ristorazione 77 22.8
industriale 68 20.1
edilizia e artigiani nell’edilizia 58 17.2
servizi alla persona 46 13.6
impiegatizio 40 11.8
commerciale 28 8.28
trasporti 13 3.85
agricoltura e pesca 5 1.5
artistico 3 0.9
Totale 338 100.0

In considerazione della vocazione turistica della nostra zona, è bene rilevare che l’ apporto dato dal settore turistico-alberghiero al fondo, in termini di opportunità lavorative, è molto modesto (tre sole assunzioni). Infatti per tali attività normalmente vengono stipulati contratti a tempo determinato della durata massima di 3/4 mesi, mentre, per potere essere ammessi alle agevolazioni previste dal Fondo, viene richiesta una durata del contratto non inferiore ai sei mesi.

Ci piace invece rilevare la pronta risposta, in termini di offerte di posti di lavoro, che ci è pervenuta dal settore delle cooperative sociali operanti nel settore dei servizi, che ci hanno dato la possibilità di collocare un consistente numero di lavoratori.

Per chiarezza di interpretazione evidenziamo che il numero di professionalità espresse dai candidati al Fondo è più numeroso rispetto al numero delle domande pervenuteci e ciò è dovuto alla pluralità di esperienze lavorative, che molti candidati dichiarano di avere maturato.

Inserimenti lavorativi effettuati dal Fondo per il lavoro

Grazie al Fondo per il Lavoro hanno trovato una occupazione 35 persone in difficile situazione economica.

Entrando nello specifico si tratta di 16 donne e 19 uomini, per la maggior parte con età compresa tra i 35 e i 44 anni, per il 60% sono italiani e per il 40% stranieri ed il 46% ha un diploma di licenza media.

In 25 casi si tratta di persone che appartengono a nuclei familiari con presenza di figli. 16 di questi hanno un solo figlio minore e 9 hanno dai 2 ai 4 figli a carico. Le rimanenti 10 persone vivono sole a seguito di separazione e/o divorzio, oppure per mancanza di rete familiare e amicale.

Sulle 35 persone avviate al lavoro in 3 non hanno superato il periodo di prova.

Ad oggi 24 persone, fra quelle assunte, hanno avuto un contratto a tempo determinato della durata di sei mesi ed alcune di queste alla scadenza del primo contratto, hanno avuto la possibilità di ottenerne il rinnovo (4 casi).

7 sono le persone assunte con contratto di tirocinio approvato dal Centro per l’Impiego e per 3 di queste, alla scadenza dei tre mesi di tirocinio, si è avuto l’ assunzione con contratto a tempo determinato.

1 ragazza poi è stata assunta con contratto di apprendistato della durata di cinque anni.

Caratteristiche delle aziende che hanno effettuato le assunzioni con le agevolazioni del fondo

  • 7 cooperative sociali di tipo “a” o di tipo “b”. Dalle cooperative di tipo “a” sono state assunte persone con qualifiche di OSS e con qualifiche socio assistenziali non qualificate. Dalle cooperative di tipo “b” addetti alla raccolta dei rifiuti indifferenziati, operai generici, addetti alla raccolta ed al lavaggio delle verdure. Complessivamente le cooperative hanno stipulato 14 contratti di lavoro per altrettanti lavoratori.
  • 3 strutture alberghiere e di ristorazione con apertura annuale, hanno assunto personale con qualifica di cameriere ai piani, tuttofare e cameriere di sala.
  • 9 aziende artigiane del territorio che operano nel settore metalmeccanico (riparazione e manutenzione e lavorazioni lamiere e riparazioni meccaniche); nel confezionamento e vendita di prodotti di utensileria, minuteria e ferramenta, nella produzione e commercializzazione di prodotti alimentari e nella produzione di scale d’arredamento, cancelli e soppalchi e coperture coibentate. Il personale è stato assunto per mansioni quali: operaio generico-specializzato, magazziniere e aiuto cuoco.
  • 3 attività commerciali: 2 pizzerie ed un negozio di abbigliamento;
  • 2 studi commerciali che hanno assunto dipendenti con qualifica di segreteria;
  • 1 parrucchiere cha ha assunto un’apprendista.