“L’assistente in famiglia”

Progetto approvato nell’ambito del Piano di Zona distrettuale per la Salute e il Benessere Sociale – Distretto Rimini Nord – svolto dalla Cooperativa Madonna della Carità.

 

Il tema dell’anziano e della sua tutela merita grande attenzione ed esige l’attuazione di strategie differenziate che tengano conto dell’aumentato bisogno di assistenza domiciliare sia in relazione alla diminuita capacità di cura all’interno della famiglia, che alle inferiori risorse finanziarie del territorio.

Il progetto “L’assistente in famiglia”, grazie alla capacità di messa in rete di diverse professionalità e competenze, delinea un ponte di collegamento tra i servizi pubblici (in particolare gli Sportelli Sociali e i Servizi per gli Anziani dei Comuni del Distretto Rimini Nord), le famiglie del territorio e le assistenti familiari.

Il progetto si inserisce nell’ambito della programmazione sociale di zona del Comune di Rimini e la sua finalità principale è quella di supportare la persona non-autosufficiente (in particolare l’anziano) nella propria abitazione, di permettere alle famiglie l’individuazione dell’assistente domiciliare più rispondente alle loro esigenze, di assicurare la conoscenza e l’utilizzo di tutte le misure di tutela giuridica oggi disponibili, di indicare gli strumenti necessari per orientarsi sul territorio e migliorare così le proprie condizioni di vita.

Le famiglie

Nell’anno 2014 si sono rivolte per la prima volta al servizio 221 famiglie.

A questo numero si devono aggiungere altri 83 nuclei di precedente iscrizione che hanno usufruito – almeno una volta nell’ultimo anno – dei servizi di sportello, per un totale di 304 famiglie.

Sono invece 1.077 le famiglie registrate dalla data di attivazione del servizio (aprile del 2009), residenti nel Distretto di Rimini Nord.

Nei 12 mesi presi in esame sono state calcolate 470 richieste da parte delle famiglie: oltre il 30% ha riguardato la ricerca di assistenti familiari con vincolo di convivenza per l’assistenza di anziani non autosufficienti.

L’attività di incrocio tra domanda e offerta di lavoro ha portato all’assunzione di personale nel 31% dei casi che si sono presentati, per un totale di 89 rapporti di lavoro andati a buon fine contro i 40 del 2013.

Nuove famiglie incontrate nel periodo 2010-2014

Andamento richieste nuove famiglie nel periodo 2012-2014

Le assistenti familiari

Sono 759 le assistenti familiari che nel 2014 si sono rivolte per la prima volta al servizio: a questo numero si aggiungono altre 805 persone già iscritte negli anni precedenti che hanno fatto ritorno, per un totale di 1.564 assistenti familiari incontrate nel 2014.

Dal momento dell’iscrizione, un numero cospicuo di assistenti rinnova la propria disponibilità al lavoro presentandosi più volte agli sportelli.

Tra le nuove registrazioni il 23% è costituito da cittadini italiani: 173 persone di cui 35 uomini e 138 donne (rispetto ai 186 iscritti l’anno precedente).

In costante aumento, invece, il numero di cittadini ucraini: 138 rispetto ai 129 del 2013 e ai 113 del 2012. Seguono i cittadini romeni (135), poi albanesi, marocchini e moldavi.

In totale sono state rappresentate 51 nazionalità diverse.

Dall’apertura del servizio si sono iscritte 4.632 assistenti familiari.

Flusso assistenti familiari nel periodo 2012-2014

Assistenti familiari per Sesso e Nazionalità – anno 2014

Uomini Donne Totale %
Italia 35 138 173 22.8
Ucraina 14 124 138 18.2
Romania 10 125 135 17.8
Marocco 7 41 48 6.3
Albania 5 38 43 5.7
Moldavia 5 38 43 5.7
Russia 0 18 18 2.4
Polonia 3 10 13 1.7
Bulgaria 0 11 11 1.4
Peru’ 3 8 11 1.4
Ecuador 4 6 10 1.3
Macedonia 1 8 9 1.2
Senegal 2 7 9 1.2
Bangladesh 5 1 6 0.8
Rep. Dominicana 0 6 6 0.8
Tunisia 2 4 6 0.8
Sri Lanka 3 1 4 0.5
Altre nazionalita’ 21 55 76 10.0
TOTALE 120 639 759 100.0

Le persone che si propongono in qualità di assistenti familiari ricevono tutte le informazioni necessarie per potersi orientare in merito ai servizi e alle opportunità del territorio, ricevendo assistenza nella ricerca dell’occupazione e supporto anche nelle fasi successive all’attivazione del rapporto di lavoro.

Le famiglie che valutano la possibilità di inserire un’assistente familiare ottengono una risposta immediata circa il profilo della persona più adatta e velocemente contattabile, un quadro completo delle norme che regolano il rapporto di lavoro domestico, un orientamento completo sulla rete dei servizi sinergici attivabili all’interno del territorio distrettuale in grado di supportare la famiglia nelle sue esigenze e difficoltà.

La consulenza alle famiglie avviene tramite un colloquio in cui si approfondisce la situazione specifica del nucleo familiare interessato e della persona bisognosa di cura domiciliare.

Il colloquio può avvenire per via telefonica o frontalmente in una delle sedi preposte al servizio.

Il servizio è a disposizione dal lunedì al sabato mattina e si disloca in tutto il territorio del Distretto di Rimini Nord e dell’Alta Valmarecchia (orari indicati in allegato).

Tutti i punti di ascolto diffusi sul territorio provinciale di Rimini sono collegati tramite un software appositamente realizzato; una rete informatica che permette anche agli operatori più periferici di condividere informazioni e aggiornamenti simultaneamente.

La domanda diffusa di impiego dell’assistente familiare pone anche l’esigenza della formazione professionale che il progetto propone gratuitamente ai suoi utenti. L’obiettivo è quello di incrementare la qualità del servizio svolto e la definizione di standard qualitativi che permettano una migliore integrazione con la rete dei servizi pubblici territoriali.

Nel 2014 sono stati organizzati 2 corsi di formazione relativi a pratica domestica, igiene e cura dell’anziano, 3 corsi di cucina italiana e romagnola, 1 di lingua italiana avanzata, 2 di informatica di base (con attenzione specifica sugli strumenti per la ricerca di lavoro online). Complessivamente vi hanno partecipato 75 persone.

L’iscrizione al servizio prevede la compilazione di una scheda cartacea ed elettronica che permette agli operatori di conoscere, selezionare e organizzare efficacemente le competenze e le caratteristiche di assistenti e famiglie richiedenti.

Per facilitare l’integrazione occupazionale delle assistenti familiari che hanno maturato specifiche esperienze lavorative, si ricorre ad una consolidata collaborazione con il Centro per l’Impiego di Rimini; inoltre, si attua un servizio di monitoraggio e mediazione famigliare al fine di circoscrivere possibili difficoltà di inserimento e mitigare possibili situazioni di conflitto.